Bene, direi di inaugurare il blog parlando di politica.. hey hey cosa sono quelle facce imbronciate? L'Italia è nostra no? La politica non si fa da sé con quei quattro politicanti che abbiamo in senato o in giro per negozi, la politica siamo noi e la facciamo noi, perché nell'Italia alla fine ci viviamo.
Eh si Camalandrei mi è rimasto nel cuore dalla prima volta che lessi un suo discorso, esattamente quattro o cinque mesetti fa.
Dal 7 maggio è in carica il nuovo governo Berlusconi, ha parlato di nucleare in Italia e il ponte sullo stretto per ora..
Il nucleare in Italia, faccenda complicata, tutti ci chiediamo se riuscirà a scavalcare un referendum che ha già 21 anni sulle spalle, ma non è questo di cui volevo parlare, volevo parlare del nucleare in sé, sono sempre stato favorevole al nucleare, ora più che mai, la situazione economica italiana va a rotoli e lo sappiamo tutti, però non esiste niente che non abbia un ma, perché, per quanto possa io essere favorevole al nucleare ci sono tempi e costi: si parla di 10 anni per una centrale (senza contare i soldi che se ne volano via), tempo e soldi che l'Italia non ha, tentare il tutto per tutto sul nucleare sarebbe inconcludente.
Il ponte sullo stretto, un'altro progetto del nuovo governo, accatastato da Prodi e ora ripreso da Berlusconi, avrà tutti i suoi bellissimi pregi ma c'è sempre lo stesso problema, lo Stato non ha tutti questi
foglietti verdi, siamo indebitati con mezzo mondo, fare un ponte non mi pare una soluzione intelligente, ma se il Presidente del Consiglio ha intenzione di pagare personalmente i suoi ambiziosi progetti allora sarò felice di tacere sulla questione :)